Tappa 3 – L’area circostante la chiesa di S. Giovanni

Descrizione


Dai resti della Casa Torre si continua in leggera discesa, superando ancora 5 gradini; il ciglio sinistro del sentiero è ancora delimitato da una staccionata in legno alta 1,20 metri per circa altri 30 metri, poi rimane privo di protezione. Proseguendo, è opportuno fare particolare attenzione ai sassi e alle radici affioranti; si scendono quindi altri 4 gradini in pietra molto stretti e ci si ritrova sulla riva del lago, preceduta per un breve tratto da una spiaggetta ghiaiosa, in corrispondenza della quale il ciglio sinistro è senza protezione per permetterne l’accesso. Quando il livello del lago è basso, si possono scorgere allineamenti di grossi blocchi di pietra di Moltrasio, che paiono individuare tracce di antichi ambienti.
Si prosegue lungo il tracciato sterrato che costeggia la riva, ora protetto sul lato sinistro da una ringhiera in metallo alta 1,20 metri.Dopo circa 30 metri si giunge al punto più orientale dell’Isola, di fronte all’Antiquarium, dove la ringhiera si interrompe per lasciare accesso al lago tramite una gradinata. Si prosegue sempre costeggiando il lago, quindi il sentiero, detto “Sentiero di Sant’Eufemia” comincia a salire,con il lato destro sempre protetto da una ringhiera di metallo alta circa 1 metro. Qui è opportuno fare attenzione al fondo irregolare (cemento, sassi) e ai due bassi gradini che interrompono la salita.
Dopo circa 150 metri dal lago si giunge di nuovo all’ampio slargo erboso dove si possono osservare i resti archeologici più importanti di tutta l’Isola. Qui sorgeva l’antica Basilica di S. Eufemia, la costruzione più importante e prestigiosa dell’Isola. I resti che vediamo oggi appartengono alla chiesa eretta nel 1031 dal vescovo di Como Litigerio e distrutta dai Comaschi nel 1169, ma le indagini archeologiche hanno evidenziato la presenza di un precedente edificio religioso di età paleocristiana-altomedievale e resti più antichi riferibili all’età romana.Secondo la tradizione, questa chiesa sarebbe stata infatti fondata da Sant’Abbondio nel V secolo e ricostruita nel VII secolo da Sant’Agrippino, tredicesimo vescovo di Como e grande cristianizzatore del centro lago. Si incontra dapprima l’esterno dell’abside, rivolta ad oriente, con la cripta, in pietra di Moltrasio e laterizi, caratterizzata da tre aperture centinate; addossato all’abside si può ancora vedere lo scavo di una tomba con l’interno rivestito in pietra. Il sentiero poi costeggia sul lato destro l’area occupata dalla Basilica e poi il fronte: uno spettacolo che dà una pallida idea dello splendore e della magnificenza che doveva avere questa costruzione. La Basilica era preceduta da un portico, dove sono individuabili diversi scavi tombali; l’interno aveva tre navate (si vedono ancora molto bene le basi dei pilastri divisori) e tre absidi; ora, tra le grosse pietre di calcare di Moltrasio, cresce una pianta di tiglio di dimensioni monumentali.
Si tiene la destra e si sale dal sentierino erboso per circa 30 metri sullo sperone roccioso ove sorge l’unica chiesa attualmente esistente sull’Isola, quella dedicata a S. Giovanni Battista, costruita nelle forme attuali nel secolo XVII su resti di edifici più antichi. Di colore bianco nitido, ha una sola navata ed è preceduta da un arioso portico che accoglie il visitatore; all’interno è da segnalare l’interessante paliotto in scagliola dell’altare con l’effige del Santo titolare. Nel 2009, al termine degli ultimi restauri la chiesa è stata riconsacrata ed aperta nuovamente al culto; la S. Messa è celebrata con grande solennità ogni anno la domenica più vicina al 24 giugno, festa di San Giovanni, nell’ambito di una grande sagra, tra le più antiche e significative del Lario.
Si costeggia il fianco sinistro della chiesa per circa 15 metri;prima sul prato (attenzione alla serie di reperti in pietra allineati a circa 2 metri dalla parete laterale dell’edificio sacro), poi oltrepassando una passerella in pietra (in corrispondenza della quale sul fianco della chiesa è addossata una fontanella d’acqua con vasca in granito) e quindi un passaggio lastricato (attenzione perché sulla sinistra e alla fine di questo non c’è alcuna protezione). Qui si può osservare da vicino l’area parzialmente recintata dove si trovano i resti di un’Aula battesimale biabsidata, orientata est-ovest, risalente al V secolo e rimaneggiata in epoca altomedioevale tra il VIII e IX secolo con la costruzione delle due absidi e il rifacimento delle decorazioni interne (mosaici ed affreschi ancora visibili). Si possono ancora vedere i resti della vasca battesimale a forma ottagonale in cocciopesto rivestito da lastre di marmo. La presenza di questo edificio (distrutto come le altre costruzioni sull’Isola nel 1169) è particolarmente significativa, perché testimonia l’importanza dell’Isola come “culla” e centro di diffusione del cristianesimo comasco.





Informazioni

Località di partenza Isola Comacina, Casa Torre
Località di arrivo Isola Comacina, resti dell’Aula battesimale biabsidata
Tipologia del percorso Turistico-escursionistico
Lunghezza totale 300 m circa
Tempo di percorrenza (a piedi) 10 min
Difficoltà Turistico-escursionistica
Dislivello in salita 20 m
Quota massima 220 m
Pavimentazione sterrato, prato con sassi, roccette e radici affioranti, lastre in pietra, lastricato.
Mezzi pubblici per raggiungere il punto di partenza
Mezzi pubblici dal punto di arrivo
Parcheggi presso il punto di partenza





Punti di Interesse

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* struttura scomparsa del tutto o in parte


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