CamminaCittà: Argegno
Argegno sorge sulla sponda occidentale del Lario alla foce del torrente Telo, all’imbocco con la Valle Intelvi, felicemente definita “il cuore verde della Lombardia”. Chi percorre in auto, frettolosamente, la Via Regina, coglie solo l’aspetto turistico, con molti graziosi bar e ristorantini, un piacevole lungolago e un lido turistico. Ma Argegno è molto di più. Un piccolo paese di origini antichissime, in bilico tra la montagna, il lago e la stretta forra del Telo. Le tracce del passato sono visibili e quasi ancora respirabili nel suo piccolo centro storico di origine medioevale, con le caratteristiche abitazioni addossate le une alle altre, i porticati, l’intrico degli stretti vicoli acciottolati, le scalinate. Quale tesoro nascosto in uno scrigno, al visitatore attento e sensibile si svelano scorci di grande bellezza e fascino. E poi l’antico ponte in pietra medioevale che unisce le due sponde del torrente, i resti del castello duecentesco sul poggio che sovrasta il centro abitato, gli antichi mulini, i resti delle storiche officine artigiane, gli innumerevoli piccoli e grandi segni di lavoro, fede e devozione che costituiscono la trama vitale del tessuto urbano e culturale delle nostre terre.
Proviamo dunque a riscoprire anche Argegno con il passo del pellegrino: camminando, senza fretta; con sguardo attento ai luoghi, ma anche con l’animo pronto a coglierne le antiche suggestioni, le memorie, le tradizioni. Decifrare questo piccolo centro lariano ritrovandone, con pazienza, con amore, l’anima nascosta. Scoprire che la dimensione del cammino è forse l’unica che davvero consente la comprensione dei luoghi, perché, meglio di qualunque altra, consente di apprezzare senza fretta la bellezza, ora evidente, ora più modesta e nascosta, dei luoghi e delle cose, così come ci sono state tramandate dai nostri antenati.
Anche per Argegno abbiamo cercato di far scoprire il volto nascosto del paese; di descrivere, cioè, e di rendere leggibili anche edifici ormai cancellati dal tempo. Non si è avuta la pretesa, in nessun caso, di fornire informazioni complete e dettagliate su ogni luogo, ma piuttosto si è cercato di farlo rivivere nel tessuto delle ragioni storico-geografiche e devozionali che ne hanno determinato la nascita. Solo così, secondo noi, i luoghi del nostro territorio potranno mantenere vivo il legame con la propria storia e continuare a sperare, per il futuro, in un meritato e dovuto rispetto.
Ringraziamo per tutto ciò il Consiglio Regionale di Regione Lombardia, il Consorzio BIM – Bacino Imbrifero Montano del Lago di Como, del Brembo e del Serio con sede a Gravedona, e il Comune di Argegno che ci hanno sostenuto, con il patrocinio e con il contributo, in questi percorsi.