Tappa 2 – Da Piazza Roma alla località Borgo Sant’Antonio (“Cima d’Argegno”)

Descrizione

Ci si porta sul fondo di Piazza Roma, oltre la moderna fontana realizzata negli anni 2007-2008 e si imbocca via Cacciatori delle Alpi; subito dopo, al numero civico 22, si incontra un antico edificio tinteggiato di giallo, chiamato nel 1663 la “Cà del Ponte”, allora sede di un hospitium comunale, osteria con alberghetto.
Proseguendo sulla destra si può fare una piccola deviazione passando sotto un antico portico per raggiungere il ponte medioevale sul Telo (parapetto di sasso, altezza 1 m) che campeggia sullo stemma comunale. Da qui si può osservare come il torrente abbia inciso nella roccia il suo letto, formando una profonda valle, sulle cui ripide pendici rocciose sono quasi sospese a strapiombo antiche abitazioni e opifici, quasi a sottolineare il ruolo fondamentale del torrente per la vita e l’economia di Argegno.
Si ritorna sui propri passi e si passa sotto ad un suggestivo arco a tutto sesto con lanterna, che sovrasta la strada, imboccando via Garibaldi. Secondo Donato Gregorio, autore di una recente pubblicazione sul Comune di Argegno, si tratta probabilmente del retaggio di un’antica porta dell’abitato di Argegno; da qui, presumibilmente passava il tracciato dell’antica via Regina che proseguiva poi verso il ponte sul Telo. Il grande caseggiato sulla sinistra porta una targa «Argegno – Dist.° IV di Menaggio Prov. Di Como»; sulla destra un cartello segnaletico posto dalla Comunità Montana Lario Intelvese indica «Mulattiera Argegno – S. Anna».
Dopo cinque metri si prende sulla destra il vicolo dei Mulini, così chiamato per la presenza di diversi mulini che macinavano frumento, granoturco e castagne. Dopo la scalinata acciottolata (5 gradini, più 12, più 5), si imbocca sulla sinistra un altro breve vicolo che porta in via Pizzo Gordona, ampia strada che sale con pavimentazione in porfido.
Al numero civico 11 di via Pizzo Gordona, al di sopra dell’architrave del vano di ingresso, una nicchia ottocentesca accoglie una statua lignea di Sant’Anna con la Vergine Maria (la nicchia si trova all’altezza di crca 2.5 m).

Dalla Piazzetta Gaulio Miro si entra nella località Borgo Sant’Antonio. In corrispondenza della casa al numero civico 24, campeggia una nicchia con una statua in gesso moderna di Sant’Antonio di Padova con il Bambino, che ne sostituisce una più antica raffigurante Sant’Antonio Abate (Sant’Antoni del purcell).
In questo tratto la pendenza è rotta da 5 bassi gradoni in porfido. Proseguendo lungo la via Pizzo Gordona, tra i numeri civici 36 e 38 si è conservata una struttura di lamiera verde, dove fino a qualche anno fa si trovava una statua settecentesca in legno di Sant’Andrea, ora andata perduta, opera di Giovanni Bolgeri, alla cui famiglia appartenevano maestri nella lavorazione del legno.
Proseguendo, con 4 gradini, al civico 42, in località Borgo Sant’Antonio, al limite del nucleo più antico dell’abitato, all’interno di una nicchia con tettuccio in lamiera è visibile un Crocifisso ottocentesco in gesso, qui posto (altezza di 2,2 m) pare in seguito ad un voto espresso in tempo di epidemia, meta tradizionale di preghiera il Venerdì Santo.



Informazioni

Località di partenza Argegno, Piazza Roma
Località di arrivo Argegno, località Borgo Sant’Antonio (al limite del nucleo più antico dell’abitato), detto anche “Cima d’Argegno”
Tipologia del percorso percorso urbano
Lunghezza totale 250 m
Tempo di percorrenza (a piedi) 10 min
Difficoltà Turistico-Escursionistica percorso in salita, con presenza di scalini
Dislivello in salita 50 m
Quota massima 255 m slm
Pavimentazione lastricato urbano
Mezzi pubblici per raggiungere il punto di partenza sì, vedi siti

e


Mezzi pubblici dal punto di arrivo no
Parcheggi presso il punto di partenza sì, a pagamento



Punti di Interesse

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