Tappa 2 – Dal Parco Argenti al sagrato della Basilica di S. Paolo
Descrizione
Si esce sull’ampio marciapiede-parcheggio in cubetti di porfido e si volta a sinistra, proseguendo per una trentina di metri costeggiando la recinzione del Parco. Si attraversa sulle strisce in corrispondenza della fine dell’“Asilo Infantile Argenti”, realizzato all’inizio del Novecento su una parte del Parco della villa Argenti già ceduto al Comune; si sale sul marciapiede opposto sempre porfidato, si gira a sinistra e si prosegue per 40 metri, per poi svoltare a destra in via Tommaso Grossi, anch’essa porfidata, stretta tra antichi palazzi. Si sbuca su via Volta e si svolta a destra sul marciapiede ancora porfidato; si prosegue lungo la strada e poi in via dei Mille per circa 90 metri fino alle strisce pedonali di fronte all’agenzia immobiliare. Approssimativamente in questa posizione era situata l’antica Porta Pianella*, di origine medioevale, che si apriva nella parte settentrionale della cinta muraria canturina, in corrispondenza della strada per Intimiano. Si attraversa via dei Mille e si prosegue per qualche metro sul marciapiede per svoltare a sinistra in via Malchi. Questa via asfaltata è priva di marciapiede; ci si tiene sul lato sinistro, tra recenti palazzine residenziali. Dopo circa 100 metri la via è sbarrata da 2 + 1 barriere in ferro sfalsate alte 1,2 metri e diventa pedonale per circa 60 metri, dove sono posizionate altre 2 + 1 barriere sfalsate; dopo altri 10 metri sbuca in Piazza Sirtori, già detta Fontana. L’antica Porta Fontana* era situata poco oltre questa piazza, sull’attuale via Daverio; di origine medioevale, si apriva nella parte nord-occidentale della cinta muraria canturina, sull’antica Via Canturina che proveniva da Como. Da Piazza Fontana si diparte via Corbetta, che con alcune vie limitrofe costituiva nel Medioevo la Contrada delle Torri. Circa a 100 metri dalla piazza si apre sulla sinistra la piazza del sagrato della chiesa di S. Teodoro, la cui costruzione risalirebbe al XII secolo. Dopo aver percorso tutta via Corbetta sul lato sinistro fino a Piazza Garibaldi, si ritorna sui propri passi portandosi sul lato opposto della via e si imbocca dopo 60 metri l’asfaltata via Chiavelli, stretta tra antiche case. Qui la cinta muraria medioevale passava un po’ più a sud, in corrispondenza dell’attuale via Murazzo. Dopo 80 metri si gira a sinistra e ci si immette in via Santa Maria, seguendola fino a sbucare in uno slargo del marciapiede porfidato che in questo tratto fiancheggia via Manzoni. La si attraversa sulle strisce e si sale sull’ampio marciapiede in cubetti di porfido e lastre in pietra in corrispondenza della seicentesca chiesa di S. Maria. Si piega sulla destra e si segue il marciapiede che costeggia l’edificio dell’annesso ex monastero benedettino femminile cluniacense, fondato nel 1086 e presto diventato ricco e fiorente; ora una parte della struttura monastica è sede degli uffici del Comune di Cantù. Al termine dell’isolato si svolta a sinistra nell’asfaltata Piazza Marconi, o piazza del mercato, altrimenti occupata da un ampio parcheggio. Se ci si affaccia sul lato meridionale della piazza, alla propria destra, si può vedere lo spalto che sostiene la stessa piazza, lungo il sottostante proseguimento di via Murazzo: qui verosimilmente doveva correre la parte occidentale della cinta fortificata cittadina dell’epoca medioevale, posta in un luogo già scosceso. Si tiene comunque la sinistra di Piazza Marconi, superando prima il Salone dei Convegni “XXV Aprile” e poi la Biblioteca Comunale “Ugo Bernasconi”. Sul fondo della piazza si incontra la cinquecentesca ex chiesa di S. Ambrogio, cui era annesso un monastero (demolito nel 1936 per far posto all’attuale piazza Marconi) di monache agostiniane, già comunità di pie donne probabilmente Umiliate che in questo luogo gestivano l’Ospedale di sant’Ambrogio (documentato nel XIII secolo). Lungo il tratto murario tra i monasteri di S. Ambrogio e di S. Maria, nel corso del Seicento fu verosimilmente aperta la Pusterla di Sant’Ambrogio*, in corrispondenza alla strada per Cucciago.
Da Piazza Marconi, piegando a sinistra vicino alla recinzione della Biblioteca (attenzione ai tre “panettoni” in cemento che sbarrano la piazza), si sbuca in via Cavour, sempre asfaltata, che verosimilmente era la strada interna della parte orientale dell’antica cinta muraria, nella «Contrada delli monasteri». All’innesto con Piazza Parini si attraversa la via sulle strisce pedonali sulla sinistra e si prosegue sul marciapiede di sinistra, costeggiando la recinzione del parco pubblico di Villa Calvi, dal 2018 intitolato ai Martiri delle Foibe. All’incrocio con via Roma, la si attraversa sulle strisce e si prosegue diritto, imboccando nuovamente via Cavour, e percorrendola per altri 80 metri, fino ad immettersi nella pedonale via Matteotti, pavimentata con piastrelle di porfido. Qui, proprio in corrispondenza della Farmacia, al numero civico 34, sono ancora visibili i resti di una torre. In questa zona era situata l’antica Porta Coldonico o di San Rocco*, all’estremità meridionale del borgo, in fondo alla Contrada Colle di Vico, sulla strada per Milano. Fu ribattezzata solo dopo il 1537 in onore di San Rocco, probabilmente in seguito all’erezione del vicino oratorio dedicato al Santo, che si trovava una quarantina di metri più avanti girando a destra, dove attualmente si trova una panetteria (Piazza Volontari della Libertà 1), all’angolo con via Brambilla. Si gira a sinistra sull’asfaltata via Brambilla, meglio nota ai canturini come “Strà levàa”, “Strada elevata”, lungo la cerchia delle mura, fiancheggiata da case e da giardini. Dopo 220 metri, sulla destra, su un muro di recinzione, l’associazione Charturium ha fatto dipingere due murales. La si percorre tutta; negli ultimi 30 metri si sale sul marciapiede e, piegando a destra per evitare lo spazio occupato dai tavolini di un bar, si ritorna in via Ariberto da Intimiano, attraversandola subito sulle strisce e girando a sinistra.
A questo punto è possibile scegliere di percorrere in salita via Ariberto e raggiungere Piazza Garibaldi, oppure, dopo pochi metri, imboccare via Fiammenghini sulla destra e proseguire per circa 150 metri, fino a svoltare a sinistra nella stretta via Pietrasanta, in salita, con fondo asfaltato, che riporta in breve sul colle di San Paolo, a fianco dell’oratorio della Beata Vergine o Madonnina di S. Paolo, chiudendo ad anello il percorso.
Informazioni
Località di partenza Cantù, Parco ArgentiLocalità di arrivo Cantù, sagrato della Basilica di S. Paolo
Tipologia percorso urbano
Ambiente zona urbana
Lunghezza totale 2 Km circa
Tempo di percorrenza a piedi (esclusi tempi di visita): 40 minuti circa
Difficoltà Turistica
Dislivello in salita 60 m
Quota massima 369 m
Pavimentazione asfalto, cubetti in porfido, piastrelle in porfido, acciottolato, ghiaia
Mezzi pubblici per raggiungere il punto di partenza autobus ASF in via Volta
Mezzi pubblici nei dintorni del punto di arrivo autobus ASF in Piazza Parini
Parcheggi presso il punto di partenza qualche parcheggio a pagamento lungo via Volta; si consiglia sempre il parcheggio gratuito nelle vicinanze della Caserma dei Carabinieri in via Murazzo
Punti di interesse
In questa tappa potrai trovare i seguenti punti di interesse:
- Porta Pianella*
- Porta Fontana*
- La Contrada delle torri
- Chiesa di S. Teodoro
- Ex monastero e chiesa di S. Maria
- Monastero* ed ex chiesa di S. Ambrogio
- Pusterla di Sant’Ambrogio*
- Porta Coldonico o di San Rocco*