Tappa 2 – Da Piazza Belinzaghi al Giardino della Valle

Descrizione

Piazza Belinzaghi prospetta sull’attuale via Regina; nel secolo XVI questa era solo una strada di campagna che portava ai possedimenti della Famiglia Gallio, ma con il tempo divenne l’arteria principale di Cernobbio, assumendo il nome di via Regina, anche se la strada di origine romana passava in questo tratto un poco più a monte. L’attuale via Regina, percorribile a senso unico alternato, è una piacevole ed elegante via di shopping, fiancheggiata da numerosi esercizi commerciali e turistici che mantengono interessanti particolari in stile liberty o ancora di epoche precedenti, come il palazzo dell’Albergo Giardino, costruito sul luogo in cui alla fine Settecento sorgeva la villa di campagna della famiglia Clerici, attorniata da case coloniche e terreni agricoli.
Si attraversa con attenzione via Regina in corrispondenza delle strisce pedonali (attraversamento regolato da un semaforo non a chiamata pedonale; attraversare volgendo le spalle al lago) e subito si giunge all’oratorio della Madonna delle Grazie, posto all’inizio – lato destro – di via Monte Grappa. Qui si venera da secoli un’antica e dolce immagine della Madonna del Latte, in origine sul muro di una piccola cappella ampliata nel corso del Seicento.
Si sale da via Monte Grappa (fondo in asfalto), tra i muri di cinta di belle ville otto-novecentesche circondate da curati giardini. Dopo circa 100 metri, si svolta a sinistra in via Plinio (fondo in asfalto); la si segue per circa 100 metri fino ad incontrare sulla sinistra via Luigi Dell’Orto, che, con una scalinata di venti gradini, scende fino all’ingresso – sulla destra – del “Viale della Rimembranza”. Questo viale, formato principalmente da piante di Ginkgo biloba, dalle caratteristiche foglie a ventaglio, fu realizzato nel secolo scorso per onorare i Caduti su un terreno donato dagli eredi Dell’Orto. Percorrendo il viale (dal fondo in ghiaietto) che si snoda sul retro della nuova Parrocchiale, si incontra anche la grotta della Madonna di Lourdes, costruita nel 1929 su disegno dell’ingegnere Carlo Pediconi, e si sbuca in piazza Don Umberto Marmori (attenzione, il viale è chiuso sui lati da cancelli in ferro e, appena più avanti, da una catena centrale per impedire l’accesso alle auto).
Sulla piazza Don Umberto Marmori, con al centro una piccola fontana, prospetta la facciata della novecentesca chiesa prepositurale del SS. Redentore, fatta costruire da Luigi Dell’Orto, già sindaco di Cernobbio, per ricordare le sue nozze d’oro con Elisabetta Lucca e donata dai suoi eredi alla comunità.
Tenendo la sinistra, si passa davanti alla facciata della chiesa e, sempre tenendo la sinistra, si ritorna in via Luigi Dell’Orto; si risalgono i 20 gradini al termine dei quali si tiene la destra riprendendo via Plinio, il cui tracciato fino ai tempi moderni presumibilmente coincideva con l’antica “Via Regina”, importante asse viario di origine romana che collegava Como con il Centro Europa. Si oltrepassa l’incrocio con via Monte Grappa e si prosegue in leggera salita per circa 300 metri, fino all’antico nucleo di Sant’Andrea. Sopra la porta d’ingresso all’abitazione al numero civico 42 di via Monte Grappa, un bel tondo in arenaria raffigura la Madonna con il Bambino, mentre in una nicchia muraria al civico 44 spicca un affresco pesantemente ridipinto con Sant’Andrea (detto “al Portello”) e sullo sfondo un paesaggio lacustre che ricorda più il primo bacino del lago di Como che il lago di Tiberiade. Da questo punto si imbocca sulla destra, con una marcata discesa, via Adda, che dopo una curva a gomito, prosegue molto stretta, sempre in discesa (attenzione al fondo asfaltato discontinuo), per circa 200 m, sbucando infine nella valletta del Torrente Garrovo. Da lì a pochi metri, sulla sinistra, un cancelletto in ferro permette l’accesso al Giardino della Valle, stretta striscia di verde attorno all’alveo del torrente realizzata con tenacia ed amore in trent’anni di lavoro dalla signora Pupa Frati, bonificando dai rovi e dai rifiuti un terreno pubblico.
Si sale per il sentiero principale del Giardino (attenzione, sentiero stretto a fondo ora sterrato, ora lastricato; molti gradini) superando un ponticello in legno sul torrente Garrovo, in un ambiente verde, piacevole e rilassante, che in primavera-estate fiorisce di mille colori. In alcuni punti sono posizionate panchine e sedie per una sosta in tutto relax, oltre a simpatiche sculture in legno raffiguranti animali, realizzate dallo scultore locale Giosuè (Giò) Aramini. Le piante principali sono segnalate con appositi cartellini in ceramica, che riportano il loro nome comune, il nome scientifico e l’area di provenienza. Dopo essere passati accanto ad un piccolo laghetto con piante palustri, si possono ammirare alcune piante dedicate dal Comune ai nati dei diversi anni, con speciali poesie. Si arriva alla casetta degli attrezzi sul fondo del Giardino, dove si esce da questo delizioso angolino verde da un cancello in legno che dà sulla via Monte Santo.





Informazioni

Località di partenza Cernobbio, Imbarcadero della Navigazione
Località di arrivo Cernobbio, Piazza Belinzaghi
Tipologia del percorso urbano
Lunghezza totale 500 m
Tempo di percorrenza (a piedi) 15 min
Difficoltà turistica
Dislivello in salita 10 metri circa
Quota massima 210 m slm
Pavimentazione porfido, acciottolato, ghiaia, lastricato in pietra, asfalto
Mezzi pubblici per raggiungere il punto di partenza si, vedi sito

e
Mezzi pubblici dal punto di arrivo sì, vedi sito
Parcheggi presso il punto di partenza sì, (a pagamento)





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