CamminaCittà: Dongo

Dongo Piazza Paracchini e palazzo ManziIl paese di Dongo, importante centro turistico e industriale dell’Alto Lario, è adagiato alle falde del monte Bregagno e nella piana alla foce del torrente Albano, di fronte all’imponente mole del monte Legnone. Attraversato dalla Via Regina, Dongo è anche una tappa fondamentale sull’antico percorso che, attraverso il passo di San Jorio, collega le rive lariane alla Val Mesolcina nei Grigioni. Ma soprattutto è un paese ricco di preziose testimonianze di storia, di fede, di arte e della laboriosità dei suoi abitanti. Ricordiamo le chiese di S. Stefano, già plebana fin dal XII secolo e di S. Maria in Martìnico, risalente con tutta probabilità allo stesso periodo, oltre che l’importante Santuario della Madonna delle Lacrime (o S. Maria del Fiume, come viene indicato nelle fonti storiche documentarie), sorto in seguito ad un fatto prodigioso, con l’attiguo convento francescano e la sua antica e preziosa biblioteca. Ricordiamo la presenza nella zona di miniere di ferro che ha dato luogo all’importante tradizione della lavorazione del ferro, con le storiche Ferriere di Dongo (confluite poi nelle “Acciaierie e Ferriere Lombarde Falck”), gestite dai più grandi nomi dell’imprenditoria siderurgica italiana. Ma in particolare si ricorda Dongo quale protagonista della fine del Fascismo e della Seconda Guerra Mondiale.
È proprio qui, tra Musso e Dongo, che il 27 aprile del 1945 fu catturato Mussolini, capo del Fascismo, in fuga dall’Italia, e fu sul lungolago antistante Piazza Paracchini che, l’indomani, furono fucilati i gerarchi fascisti suoi compagni di fuga.

Proviamo dunque a scoprire Dongo camminando, senza fretta, con lo sguardo attento ai luoghi e con l’animo pronto a coglierne le antiche suggestioni, le memorie, le tradizioni.
Camminando, infatti, potremo comprendere meglio luoghi, fatti e cose, perché saremo in grado di apprezzarne senza fretta le bellezze, ora evidenti, ora più modeste e nascoste, che ci sono state tramandate dai nostri antenati.
Solo così il nostro territorio potrà mantenere vivo il legame con la propria storia e continuare a sperare, per il futuro, in un meritato e dovuto rispetto.

Il percorso relativo a Dongo  è stato realizzato nell’ambito del progetto “Turismo alpino: saper fruire il territorio in modo sostenibile”
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