Tappa 2 – Dall’approdo sull’Isola alla Casa Torre

Descrizione

Dopo aver attraversato a bordo dell’imbarcazione privata il braccio di lago che separa la terraferma dall’Isola, si attracca nella sua parte più occidentale. Scendendo dalla barca, si percorre il pontile in legno e la passerella sempre in legno che la raccorda ad alcuni bassi gradini in pietra e cemento (in numero variabile a seconda del livello del lago; in genere da quattro a otto) che portano alla riva. Si piega a sinistra e si percorre un tratto di riva, quindi si salgono 7 gradini in cemento; al piccolo pianerottolo si tiene ancora la sinistra (sulla destra si raggiunge la “Locanda dell’Isola” e il bar “La botte”, unici punti di ristoro). Si salgono altri 5 gradini, questa volta in pietra, per raggiungere un piccolo piano su cui sorge sulla sinistra una casetta in legno che funge da info point / biglietteria dell’Isola. Qui si possono acquistare i biglietti di ingresso all’Isola (o far vidimare, se si è già provveduto all’Antiquarium). Dopo aver superato la casetta, si tiene la sinistra e si prosegue lungo il sentiero pressoché pianeggiante detto “Viale del Poeta” che costeggia la riva settentrionale dell’Isola. All’inizio il fondo si presenta sterrato con ghiaietto, poi si alternano tratti su passerelle in legno, ancora sterrati, erbosi, con roccette e radici affioranti. Il lato sinistro del sentiero, che dà sul lago, è protetto da una ringhiera metallica alta circa 1 metro; sul lato destro si possono osservare in diversi punti intagli nella roccia calcarea affiorante, interpretati come resti di abitazioni presumibilmente risalenti ad un periodo tra l’età tardo-romana e il XII secolo. La tipologia costruttiva, assai semplice, sfrutta al meglio il poco spazio a disposizione: il pendio roccioso veniva intagliato e scalpellato per ottenere pareti verticali e piani. Gli ambienti poi erano completati con murature, solai sostenuti da travi e tetti a uno o due spioventi, le cui coperture potevano essere in tegole di tipo romano o in lastre di pietra di Moltrasio (piode). Lungo il sentiero si possono osservare in vari punti anche resti di murature, ulteriori testimonianze di antichi edifici, talvolta con integrazioni posteriori. Una di queste ha l’aspetto di un portico terrazzato, a tre fornici frontali, cui si accede da due gradini centrali, il primo dei quali è più alto; il fondo è in cemento. Sul primo pilastro del portico, sulla destra, è murata una targa in marmo bianco con la scritta «Viale del Poeta 1-5-1910».
Dagli scavi archeologici è emerso che le abitazioni erano concentrate per lo più sul versante settentrionale, non nella posizione meglio esposta, ma certamente in quella più protetta e sicura per la vicinanza alla terraferma; i pendii meridionali più soleggiati erano riservati alle coltivazioni.
Dopo circa 180 metri dall’inizio del sentiero, si ignora la deviazione erbosa che sale, tenendosi sulla sinistra. Si scendono due gradini e si arriva ad un piccolo slargo di circa 2 metri, acciottolato, protetto da due corde sul lato sinistro, verso il lago. Il lato destro è delimitato da un muretto in pietra in cui sono murati tre anelli in ferro (per ormeggiare le barche) e si apre un arco, sottolineato da mattoni in cotto. Dal piccolo slargo inizia una ripida salita con 79 gradini acciottolati, protetta sulla sinistra da una ringhiera alta circa un metro e fiancheggiata da eleganti piante di cipresso; dopo i primi 28 gradini e dopo altri 20 ci sono due piccoli pianori che consentono di “prendere fiato”. Dopo 74 gradini si svolta sulla sinistra e si arriva ad un ampio slargo erboso all’estremità orientale dell’Isola, abbellito da eleganti piante di ulivo, attrezzato con panchine e tavolini in legno per una sosta e con una fontanella in ghisa.
Il nostro percorso prosegue tenendosi sempre sulla sinistra e costeggiando la staccionata in legno alta circa 1,20 metri che delimita l’area per circa 40 metri. Si salgono 8 gradini sconnessi in legno e, dopo circa una decina di metri, si imbocca il ripido sentiero in discesa nel bosco, il cui ciglio sinistro continua ad essere protetto da una staccionata in legno alta 1,20 metri. Si percorre una gradinata costituita da gradini irregolari, con alzata in legno e fondo sterrato (attenzione ai paletti in legno conficcati nel terreno che sostengono le alzate):dapprima si scendono 21 gradini, poi si percorre un tratto in leggera discesa, poi altri 24 gradini, poi un altro tratto in leggera discesa e quindi altri due gradini e si giunge ai resti della Casa Torre, con la base in parte scavata nella roccia e l’alzato in muratura, costituito da blocchi in pietra di Moltrasio, in cui si apre una stretta feritoia. La Casa Torre rappresenta l’esempio meglio conservato delle abitazioni che un tempo caratterizzavano l’Isola; si può avere un’idea di come dovesse essere questo edificio osservando la torre che si innalza alle pendici del monte sopra l’abitato di Sala Comacina.




Informazioni

Località di partenza Isola Comacina, pontile
Località di arrivo Isola Comacina, Casa Torre
Tipologia del percorso turistico-escursionistico
Lunghezza totale 400 m circa
Tempo di percorrenza (a piedi) 15 min
Difficoltà turistico-escursionistica
Dislivello in salita 15 m
Quota massima 215 m
Pavimentazione pietra, cemento, passerelle in legno, ghiaietto, sterrato, prato con roccette e radici affioranti
Mezzi pubblici per raggiungere il punto di partenza battello (vedi sito Navigazione Lago di Como)
Mezzi pubblici dal punto di arrivo 
Parcheggi presso il punto di partenza 
Avvertenze Ricordiamo che per la visita dell’Isola è previsto il pagamento di un ticket d’ingresso acquistabile presso l’Antiquarium o direttamente all’info point / biglietteria sull’isola (per informazioni sui costi clicca qui) e sono previste sanzioni per chi ne sarà trovato sprovvisto.





Punti di Interesse

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* Struttura scomparsa del tutto o in parte


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