Tappa 1 – Dall’antico porto alle mura meridionali
Descrizione
Questo percorso dedicato alla Como di Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane, due illustri concittadini vissuti in epoca romana (I-II secolo d.C.), inizia in Piazza Cacciatori delle Alpi, dove è posto un pannello introduttivo che spiega la storia di Como romana e come fosse la città a quell’epoca. Qui, sotto l’attuale pavimentazione si nascondono i resti dell’antico porto, ritrovati nel 2002 durante la realizzazione del parcheggio interrato. Il porto risale agli anni immediatamente successivi alla fondazione di Novum Comum (la “Nuova Como”) da parte di Giulio Cesare nel 59 a.C. e conferma l’importanza del lago per la scelta del sito in cui fondare la città romana.
Si esce dalla piazza dal lato destro (guardando la facciata della chiesa della B. V. di Loreto del Collegio Gallio che vi prospetta), facendo attenzione ai bassi panettoni in pietra, e ci si immette sul marciapiede in cubetti di porfido di via Giuseppe Garibaldi. Lo si segue per un breve tratto, poi si piega subito a destra in Viale Varese e lo si attraversa sulle strisce pedonali, portandosi sul marciapiede asfaltato dell’altro lato del viale e immettendosi quindi nel passaggio parallelo a Viale Varese che permette l’accesso ai parcheggi, rimanendo sempre sul marciapiede. Dopo 150 metri, al termine dell’area cani, si incrocia via Cinque Giornate, pavimentata in piastrelle di porfido con due fasce lastricate in pietra ai lati; la si imbocca piegando a sinistra, facendo attenzione alla doppia serie di paletti disposti parallelamente alla via. Ci si tiene sulla destra e, dopo una ventina di metri, affacciandosi alla cancellata al civico 63 (da cui si accede alle autorimesse interrate dell’edificio), è possibile osservare sotto il piano del livello stradale, un tratto di circa 15 metri delle antiche mura romane che cingevano il lato occidentale di Novum Comum, parzialmente coperto dallo sbalzo dell’edificio soprastante. Si tratta dell’unico tratto liberamente visibile al pubblico, quindi è di notevole importanza; si può notare come le mura romane fossero più arretrate rispetto alla cortina muraria medioevale (detta Federiciana, da Federico Barbarossa) ancora oggi visibile. Si torna sui propri passi, si piega a sinistra e si continua lungo il vialetto in mattonelle di cemento granigliato dei Giardini pubblici che costeggiano Viale Varese e le mura medioevali, in questo tratto chiamato Passeggiata Giacomo Sfardini, per 150 metri. Si attraversa quindi lo sbocco del Passaggio Giardini di Ponente Luigi Zuccoli (pavimentato in piastrelle di porfido), che immette in via Indipendenza, il Decumanus Maximus (Decumano Massimo) della città romana. In questa zona, al centro del lato occidentale della cinta muraria romana, si apriva una porta sormontata da un arco a tutto sesto, che costituiva la Porta Principalis Dextera (Porta Principale Destra); di questa porta, ora non più visibile, nel 1926 è stato ritrovato un tratto di arco.
Proseguendo per altri 150 metri lungo il vialetto dei Giardini pubblici, in questo tratto chiamato Passeggiata Paolo Maggi (illustre archeologo e insegnante comasco), dopo l’area giochi per bambini, si incrocia via dell’Annunciata. Girandosi verso destra, oltre Viale Varese, si può vedere l’arioso edificio dall’Ufficio territoriale di Regione Lombardia (il cosiddetto “Pirellino”), costruito nei primi anni di questo secolo tra via Napo Torriani, via Francesco Benzi e Viale Varese. In occasione dei lavori per la realizzazione di questo complesso, nel 2000 in questa area fu rinvenuta una necropoli, costituita da una serie di recinti funerari con tombe anche monumentali. Quest’area cimiteriale fiancheggiava una strada glareata, ossia pavimentata con ghiaia e piccoli frammenti laterizi per consolidare il piano stradale, che passava a nord dell’attuale via Benzi, collegava il centro cittadino con il principale asse viario del territorio, l’antica Via Regina.
All’incirca a partire dall’età dei Plinii, lungo questa strada sorse un primo quartiere extraurbano, corredato successivamente anche da un edificio monumentale, recentemente interpretato come un tempio dedicato al culto imperiale.
Si piega a sinistra in via dell’Annunciata (pavimentata dapprima in acciottolato con due fasce in pietra centrali, poi in piastrelle di porfido con due fasce in pietra laterali, come gran parte della città murata, dove non altrove specificato), entrando nella zona a traffico limitato; dopo 60 metri si piega ancora a destra in via Alessandro Volta.
Altri ritrovamenti di tratti delle mura occidentali sono stati effettuati in corrispondenza delle fondazioni delle facciate interne dei palazzi di via Volta 64 – angolo via dell’Annunciata e, nel complesso di palazzo Mantero, in via Volta 72-74. Dopo 130 metri, proprio di fronte all’ingresso di palazzo Mantero, si svolta a sinistra in via Parini, che si percorre tutta, attraversando via Diaz (attenzione a due paletti laterali subito dopo l’attraversamento), fino a sbucare in via Cesare Cantù. Attraversando via Cantù, ci si trova di fronte l’elegante porticato con otto colonne di marmo cipollino provenienti da un importante complesso monumentale romano, poi riusate nell’ex battistero di S. Giovanni in Atrio, che introducono agli ingressi del Liceo “Alessandro Volta” (al numero civico 57) e della attigua chiesa di S. Cecilia. Si piega a destra e si entra in Largo Miglio, che con via Cantù si sviluppano lungo l’asse principale nord – sud della città romana, il Cardo Maximus, il Cardo Massimo. I resti della porta romana, la monumentale Porta Praetoria (Porta Pretoria), al centro del tratto di cinta muraria meridionale, si trovano invece più a oriente, nei sotterranei dell’edificio scolastico tra Largo Gianfranco Miglio 8 e via Giosuè Carducci 8, ora occupato da alcune classi del Liceo “Teresa Ciceri” (attualmente non visitabile). La scoperta di questa struttura avvenne in modo fortuito nel 1914, durante i lavori di costruzione dell’edificio. Nel cortile (non visitabile) è anche visibile un tratto della cinta muraria meridionale di età romana, con lo sbocco di un canale fognario e un basamento quadrangolare probabilmente pertinente a una delle torri che scandivano la cortina. A ridosso di queste mura, già nel I secolo d.C., furono realizzate delle abitazioni private, affacciate su una strada glareata che transitava proprio attorno alle mura. Per avere un’idea, il tracciato della cinta muraria meridionale di età romana si sviluppava con andamento est-ovest in posizione più arretrata rispetto alle mura medioevali, parallelamente agli attuali Viale Cattaneo, Viale Lorenzo Spallino e Viale Cesare Battisti.
Si esce dalla città murata medioevale passando dallo spazio sul lato sinistro dell’imponente Porta Torre (1192), si svolta a sinistra e si prosegue lungo l’ampia fascia in gran parte in cubetti di porfido e in parte in piastrelle di cemento parallela a Viale Spallino e poi a Viale Cesare Battisti che il martedì, il giovedì e il sabato è normalmente occupata dalle bancarelle del mercato.
Lungo questo tratto del percorso o poco distante, segnaliamo anche i resti di mura e di una torre quadrata sporgente nel locale caldaia sotto la palestra del Liceo “Teresa Ciceri” (con accesso da via Carducci 9, non visitabile) e un ulteriore tratto venuto alla luce nel giardino del contiguo Istituto delle Suore Canossiane (anch’esso non visitabile).
Informazioni
Località di partenza Como, area dell’antico porto della città romana (Piazza Cacciatori delle Alpi)
Località di arrivo Como, Torre medioevale di San Vitale (Viale Cesare Battisti)
Tipologia percorso urbano
Ambiente zona urbana
Lunghezza totale 1,5 Km circa
Tempo di percorrenza a piedi (esclusi tempi di visita) 30 minuti circa
Difficoltà Turistica
Dislivello in salita –
Quota massima 200 m
Pavimentazione: asfalto, piastrelle in porfido, cubetti in porfido, piastrelle in pietra, lastre di pietra, acciottolato, mattonelle di cemento granigliato
Mezzi pubblici per raggiungere il punto di partenza autobus ASF nei dintorni; treno stazione Trenord Como Lago in Largo Leopardi; treno stazione Como San Giovanni Piazzale San Gottardo 1
Mezzi pubblici nei dintorni del punto di arrivo autobus ASF nei dintorni; treno stazione Trenord Como Borghi in Piazzale Gerbetto
Parcheggi presso il punto di partenza parcheggi disponibili in Viale Varese, autosilo in Piazza Jasca e via Recchi / Viale Cavallotti
In questa tappa potrai trovare i seguenti punti di interesse:
- Como romana
- Antico porto di Como*
- Mura occidentali*
- Le necropoli*
- Colonne romane
- Porta Pretoria*
- Mura meridionali*
* strutture scomparse del tutto o in parte
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